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La CFIAR raccomanda di adattare i valori limite d’immissione per proteggere la salute

Berna, 23.11.2023 - La Commissione federale d’igiene dell’aria (CFIAR) ha esaminato le nuove raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) del 2021 e il loro significato per l’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt). La CFIAR raccomanda di adattare l’OIAt riducendo o integrando i valori limite d’immissione per le sostanze inquinanti SO2, NO2, CO, O3, PM10 e PM2.5 tenendo conto dei valori indicativi dell’OMS (cfr. tabella).

Nel suo rapporto «Le polveri fini in Svizzera 2013», la CFIAR ha esaminato per l'ultima volta i valori limiti d'immissione (VLI) sanciti dall'OIAt. Nel suo più recente rapporto sulla qualità dell'aria, la CFIAR giunge alla conclusione che occorre adattare i VLI svizzeri per poter soddisfare, secondo le attuali conoscenze, le esigenze di protezione della legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb).

I VLI ora definiti nell'OIAt corrispondono in gran parte ai valori indicativi dell'OMS risalenti al 2005, basati sullo stato delle conoscenze di allora. Dalla ricerca nazionale e internazionale degli ultimi 20 anni emergono potenziali effetti negativi sulla salute anche con concentrazioni nettamente più basse di inquinanti atmosferici. Dopo una rielaborazione integrale delle conoscenze attuali, l'OMS ha pertanto abbassato i valori indicativi 2021 inseriti nelle nuove linee guida sulla qualità dell'aria «Global Air Quality Guidelines» (AQG).

La LPAmb richiede VLI e misure di protezione dell'aria in grado di proteggere l'ambiente e la salute dell'intera popolazione, inclusi i gruppi di persone maggiormente sensibili. Tenuto conto dei valori indicativi dell'OMS, la CFIAR raccomanda di adattare l'OIAt e quindi di ridurre o integrare i VLI di sei sostanze inquinanti (SO2, NO2, CO, O3, PM10, PM2.5, cfr. tabella). Due VLI al momento non più rilevanti per i picchi di carico a breve termine relativi a SO2 e NO2 verranno abrogati.

Raccomandazioni della CFIAR

La CFIAR raccomanda al Consiglio federale di adattare i VLI di cui all'allegato 7 OIAt conformemente alla tabella in appendice (vedi PDF in appendice) in modo che soddisfino anche in futuro le esigenze della LPAmb.

Gli altri VLI rimarranno immutati. La CFIAR rinuncia per il momento a raccomandare VLI per inquinanti atmosferici finora non ancora regolamentati. Sostiene tuttavia le raccomandazioni di utilizzo per la fuliggine e le particelle ultrafini menzionate nelle AQG 2021 dell'OMS. Le loro emissioni devono per quanto possibile essere evitate.

La raccomandazione della CFIAR è ampiamente in linea con i valori indicativi di qualità dell'aria dell'OMS, basati su conoscenze scientifiche, e a seguito di questi adattamenti i VLI svizzeri soddisferanno ancora le esigenze di protezione della LPAmb. L'inquinamento atmosferico deve quindi essere ridotto di continuo e in misura permanente. Il rispetto capillare dei VLI più severi implica pertanto anche in futuro una riduzione duratura delle emissioni. Le misure nazionali e i piani di misure cantonali per la riduzione delle emissioni devono essere adattati e attuati in modo coerente. Inoltre, poiché gli inquinanti atmosferici vengono trasportati anche al di là delle frontiere, occorre perseguire e rafforzare la cooperazione internazionale in materia di politica di protezione dell'aria. La decisione del 12 settembre 2023 dell'Unione europea di recepire a partire dal 2035 i valori indicativi dell'OMS in una sua direttiva rappresenta una tappa miliare in tal senso.

Indirizzo cui rivolgere domande

prof. dott. N. Künzli, presidente della CFIAR, tel. 079 535 85 25, nino.kuenzli@swisstph.ch

Pubblicato da

Commissione federale d'igiene dell'aria
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Ultima modifica: 27.12.2023